Meccanismi biologici associati a invecchiamento, multimorbilità e fragilità

Multimorbilità e politerapia, in associazione con la fragilità, sono condizioni trasversali nella popolazione anziana, che contribuiscono a determinare una elevata complessità clinico-assistenziale con conseguente notevole difficoltà di gestione all’interno del sistema sanitario nazionale.

La Rete AGING studia in primo luogo l’applicazione di possibili strategie d’intervento, al fine di analizzare ed approfondire i meccanismi cellulari ed epigenetici connessi all’invecchiamento e alle condizioni di fragilità e multimorbilità ad esso associate, e di verificare le potenzialità cliniche dei risultati ottenuti per favorire un invecchiamento in salute.

A tale scopo, la Rete lavora anche alla caratterizzazione dei meccanismi biologici, che sono alla base dell’invecchiamento in salute, della multimorbilità e della fragilità, sia in modelli sperimentali che nell’uomo. Inoltre, attraverso lo studio delle alterazioni associabili alle condizioni di invecchiamento precoce, la Rete AGING pone particolare attenzione all’identificazione di nuove molecole ad azione senolitica, quali precursori di futuri e innovativi interventi terapeutici potenzialmente utili nella prevenzione e nel trattamento delle malattie associate all’invecchiamento.

Multimorbilità, fragilità, politerapia e patologie età correlate

L’invecchiamento è un fenomeno contraddistinto da elevata e ancora non ben compresa complessità, che si associa a un progressivo aumento della prevalenza di malattie croniche, con conseguente incremento di multimorbilità (la presenza contemporanea di più malattie nello stesso paziente) e politerapia (l’uso contemporaneo di più farmaci).

La elevata prevalenza di multimorbilità e politerapia tra le persone anziane è, a sua volta, associata a diversi effetti negativi sulla salute, tra cui l’elevato rischio di ricovero ospedaliero, la riduzione della qualità della vita, la comparsa di disabilità, senza dimenticare i costi più elevati per la salute.

La Rete AGING studia come la multimorbilità impatta sulla performance fisica e cognitiva, proponendo un modello di presa in carico del paziente anziano basato su un’attenta diagnosi e valutazione dello stato funzionale. Inoltre, utilizzando i database disponibili presso gli IRCCS partecipanti, valuta l’impatto della multimorbilità, della fragilità e della politerapia e le loro potenziali interazioni sulla prognosi in pazienti anziani. L’obiettivo è quello di migliorare la caratterizzazione e stratificazione della popolazione anziana afferente agli IRCCS della Rete, nonché di sviluppare protocolli innovativi di valutazione clinica, ricerca clinico-epidemiologica e riabilitativa, basati su un approccio metodologico condiviso secondo i principi della Medicina di Precisione, nei setting geriatrico-gerontologici

Utilizzo delle tecnologie ICT per l’assistenza dei pazienti anziani

Un ambito di particolare rilevanza nella ricerca e nell’assistenza dei pazienti anziani concerne gli interventi non-farmacologici, nello specifico quelli di Tecno-assistenza. Ad oggi, infatti, appare cruciale migliorare l’accessibilità alle tecnologie assistenziali per gli anziani con multimorbilità, fragilità e politerapia e gli interventi di Tecno-assistenza sono particolarmente adatti per essere utilizzati in scenari complessi che coinvolgono la valutazione di numerose variabili.Inoltre, l’impiego di procedure analitiche complesse, come ad esempio, big data, intelligenza artificiale, machine learning, rende possibile l’individuazione dei bisogni di questa popolazione estremamente eterogenea, attraverso l’utilizzo di modelli di ricerca originali di real world evidence.

La Rete AGING studia l’effettivo utilizzo nella pratica di queste tecnologie, i relativi modelli gestionali e i protocolli operativi e le specifiche relazioni con le diverse normative regionali e nazionali; la possibilità di sperimentazioni pilota che utilizzino metodologie diverse e innovative. Inoltre, esplora la possibilità di utilizzare modelli di ricerca originali di real world evidence per analizzare l’effettiva coerenza delle tecnologie disponibili con i bisogni delle persone che invecchiano e la loro applicazione ed efficacia all’interno della pratica di comunità e nei servizi di long-term care, in termini di diffusione, usabilità, accettabilità, sicurezza ed efficacia.

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